[vc_row][vc_column][vc_column_text]Conto alla rovescia per il marchio Pozzi Ginori, azienda leader nella ceramica da bagno.
Lo storico stabilimento di produzione di ceramica da bagno Pozzi Ginori di Gaeta cambia marchio e diventa Geberit. Il 27 febbraio la cerimonia di rimozione della vecchia insegna e la posa del nuovo marchio.[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1570099082245{padding-top: 30px !important;padding-bottom: 30px !important;}”][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]Un’operazione strategica per il gruppo svizzero Geberit, che porta a compimento un lungo percorso di integrazione e semplificazione dei brand internazionali in portafoglio, nell’ottica di migliorare i processi produttivi, il servizio ai clienti e la logistica.
Un fallimento del Made in Italy?
“Al contrario – assicura il direttore generale Geberit Italia, Castiglioni –: questa operazione contribuirà a dare forza alla holding e dunque alle sue controllate. Certo, in Italia Pozzi-Ginori è un marchio molto noto e storico, ma anche Geberit in questi anni si è fatto strada e i suoi prodotti sono i più diffusi anche nei bagni italiani. […] Con il ritiro del marchio Pozzi-Ginori, la storia e il patrimonio di competenze di questo storico brand italiano saranno traghettati da Geberit verso il futuro, con nuovi standard tecnologici e qualitativi. Con il 2020 si completa quindi a livello internazionale un percorso importante della strategia di Geberit, segnando l’inizio di nuove opportunità e occasioni per il futuro”.
Creare una realtà capace di coniugare l’innovazione tecnologica dell’impiantistica idraulica con l’estetica e la funzionalità che si incontrano nel design della ceramica per il bagno, questo l’obiettivo del marchio unico.
Nuova forza anche al comparto di Gaeta, con un investimento a lungo termine di 10 milioni di euro che ha permesso il rilancio dello stabilimento con una conseguente crescita della produzione e un graduale aumento del livello occupazionale a 360 dipendenti. Novità 2020, il nuovo centro di formazione d’eccellenza che offre l’esperienza e la conoscenza di Geberit nel settore idrosanitario, coinvolgendo oltre 1000 professionisti all’anno.
Nasce così una nuova realtà industriale che unisce le conoscenze nel settore impiantistico a quelle nel comparto delle ceramiche sanitarie, coprendo l’intera progettazione dell’ambiente bagno, dagli impianti idraulici per i quali Geberit si è sempre rivolta a installatori e progettisti, al prodotto finito attento all’estetica con il quale Pozzi Ginori punta a un target fatto di architetti e clienti finali. “Questo duplice approccio – ha dichiarato Castiglioni – ci porterà a una crescita di fatturato e redditività in Italia e all’estero”.
La tradizione continua, così come il legame con il design.
Pozzi Ginori, bagno da sempre luogo del benessere e del lusso.
Le sue origini risalgono al 1735, quando il marchese Carlo Ginori dette inizio, fra i primi in Europa, alla creazione di splendidi manufatti in quel prezioso tipo di ceramica che allora era chiamato l’oro bianco. Con l’iniziare e poi l’affermarsi dei metodi e della prassi dell’industrial design, fin dal 1918 la storia di Pozzi-Ginori si è intrecciata con quella dei più famosi designer, come Giò Ponti, Guido Andlovitz, Studio Nizzoli, Le Corbusier, Giovanni Gariboldi, Antonia Campi, Gae Aulenti, Paolo Tilche, Matteo Thun e Antonio Citterio.
Con Antonio Citterio nascono le collezioni Q3, citterio, novecento, easy.02, 500, egg, Quinta, split01, con cui Pozzi-Ginori ha interpretato una nuova concezione di bagno raggiungendo la massima espressione di armonia e forme.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_column_text]
Lo storico stabilimento di produzione di ceramica da bagno Pozzi Ginori di Gaeta cambia marchio e diventa Geberit. Il 27 febbraio la cerimonia di rimozione della vecchia insegna e la posa del nuovo marchio.[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1570099082245{padding-top: 30px !important;padding-bottom: 30px !important;}”][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]Un’operazione strategica per il gruppo svizzero Geberit, che porta a compimento un lungo percorso di integrazione e semplificazione dei brand internazionali in portafoglio, nell’ottica di migliorare i processi produttivi, il servizio ai clienti e la logistica.
Un fallimento del Made in Italy?
“Al contrario – assicura il direttore generale Geberit Italia, Castiglioni –: questa operazione contribuirà a dare forza alla holding e dunque alle sue controllate. Certo, in Italia Pozzi-Ginori è un marchio molto noto e storico, ma anche Geberit in questi anni si è fatto strada e i suoi prodotti sono i più diffusi anche nei bagni italiani. […] Con il ritiro del marchio Pozzi-Ginori, la storia e il patrimonio di competenze di questo storico brand italiano saranno traghettati da Geberit verso il futuro, con nuovi standard tecnologici e qualitativi. Con il 2020 si completa quindi a livello internazionale un percorso importante della strategia di Geberit, segnando l’inizio di nuove opportunità e occasioni per il futuro”.
Creare una realtà capace di coniugare l’innovazione tecnologica dell’impiantistica idraulica con l’estetica e la funzionalità che si incontrano nel design della ceramica per il bagno, questo l’obiettivo del marchio unico.
Nuova forza anche al comparto di Gaeta, con un investimento a lungo termine di 10 milioni di euro che ha permesso il rilancio dello stabilimento con una conseguente crescita della produzione e un graduale aumento del livello occupazionale a 360 dipendenti. Novità 2020, il nuovo centro di formazione d’eccellenza che offre l’esperienza e la conoscenza di Geberit nel settore idrosanitario, coinvolgendo oltre 1000 professionisti all’anno.
Nasce così una nuova realtà industriale che unisce le conoscenze nel settore impiantistico a quelle nel comparto delle ceramiche sanitarie, coprendo l’intera progettazione dell’ambiente bagno, dagli impianti idraulici per i quali Geberit si è sempre rivolta a installatori e progettisti, al prodotto finito attento all’estetica con il quale Pozzi Ginori punta a un target fatto di architetti e clienti finali. “Questo duplice approccio – ha dichiarato Castiglioni – ci porterà a una crescita di fatturato e redditività in Italia e all’estero”.
La tradizione continua, così come il legame con il design.
Pozzi Ginori, bagno da sempre luogo del benessere e del lusso.
Le sue origini risalgono al 1735, quando il marchese Carlo Ginori dette inizio, fra i primi in Europa, alla creazione di splendidi manufatti in quel prezioso tipo di ceramica che allora era chiamato l’oro bianco. Con l’iniziare e poi l’affermarsi dei metodi e della prassi dell’industrial design, fin dal 1918 la storia di Pozzi-Ginori si è intrecciata con quella dei più famosi designer, come Giò Ponti, Guido Andlovitz, Studio Nizzoli, Le Corbusier, Giovanni Gariboldi, Antonia Campi, Gae Aulenti, Paolo Tilche, Matteo Thun e Antonio Citterio.
Con Antonio Citterio nascono le collezioni Q3, citterio, novecento, easy.02, 500, egg, Quinta, split01, con cui Pozzi-Ginori ha interpretato una nuova concezione di bagno raggiungendo la massima espressione di armonia e forme.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_column_text]
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]A due passi da te, Pattono in via Filippo Casoni 46/r, nel nostro showroom potrai trovare una selezione dei migliori Brand per l’arredo bagno e non solo.